Lastra a Signa in provincia di Firenze Toscana
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Comune di Lastra a Signa

provincia di Firenze

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LASTRA A SIGNA

Il comune di Lastra a Signa, posto interamente sulla riva sinistra dell'Arno nel Valdarno inferiore, si estende per 43,06 kmq in bassa e media collina. Sempre tenendo conto delle piccole variazioni, il territorio attuale ricalca, a grandi linee, quello dell'antico comune rurale medievale di Gangalandi, località sovrastante il capoluogo. Istituita in comunità nel 1774, Lastra a Signa riuniva dodici tra comunelli e popoli: nel 1833 le viene sottratta una parrocchia che viene data a Carmignano e contemporaneamente gliene vengono aggiunte tre appartenenti alla comunità di Casellina e Torri. Oscura è l'origine della Lastra, che troviamo attestata nei documenti fino alla metà del XIV secolo come località sulla strada che unisce Firenze a Pisa, dotata di un ospedale. Non vi è traccia di fortificazione fino al 1377, quando il comune di Firenze, dopo il saccheggio subito dal paese a opera dei pisani e dei mercenari inglesi (1365), provvide a cingere l'abitato di mura in gran parte visibili ancora oggi, in special modo nella parte parallela al corso dell'Arno. Errata e priva di fondamento pare l'ipotesi che farebbe risalire al XII secolo l'agglomerato, basata sulla coincidenza del castello di Gangalandi con quello della Lastra. Quest'ultima, per la posizione in cui si trova e in rapporto a Signa, viene citata spesso come esempio di un centro posto a difesa di un ponte (quello sull'Arno, a qualche chilometro a valle della Lastra), anche se si può pensare che la sua origine abbia preso l'avvio da un mercato, posto su una strada di grande transito e sviluppatosi fino a obbligare il comune di Firenze alla costruzione di un recinto murario. Nel 1397 Lastra venne "guastata" dai soldati di Gian Galeazzo Visconti, mentre sappiamo che nel 1529, durante l'assedio di Firenze, nel paese restò un presidio fiorentino per permettere il collegamento tra la città e Francesco Ferrucci di stanza a Empoli. Le attività economiche prevalenti nel passato furono quelle agricole; a tale proposito va notato come il paesaggio di questo territorio dovette cambiare aspetto nei secoli del basso Medioevo, quando in collina - soprattutto per l'attività agricola della Badia a Settimo - il bosco lasciò sempre più spazio ai campi coltivati, e in piano vennero guadagnati nuovi appezzamenti di terra con il riassetto dell'alveo dell'Arno prima incontrollato e quindi causa di una serie di paludi a monte della Lastra. Fin dal Medioevo erano aperte le cave di pietra serena della Gonfolina, mentre la navigabilità dell'Arno fino al mare fece si che lo scalo di Ponte a Signa divenisse l'attivo porto fluviale di Firenze e di Prato, fornendo occupazione a "navicellai" e promuovendo l'esportazione di manufatti locali. Dal Settecento la maggior risorsa degli abitanti della Lastra consisteva nella manifattura dei cappelli di paglia, per la quale si conquistò una certa celebrità nel mondo. Ancora oggi l'agricoltura offre uva, olio e ortaggi, mentre il settore secondario si incentra sull'industria chimica, sulla produzione di terrecotte e ceramiche (sul territorio vi sono numerose cave di argilliti e galestri), di pneumatici e materiale didattico e sui prodotti per l'edilizia. Ancora sviluppata è l'industria della paglia (cappelli e borse); sempre nell'ambito dell'abbigliamento, quella della maglieria, delle calzature e delle calze e in minor misura quella della pelle e del cuoio. Vi è inoltre una sorgente di acque minerali. La popolazione totale del territorio raggiunge le 17.416 unità nel 1991 con una densità di 404 abitanti per kmq. Nel passato, il comune contava 496 abitanti nel 1551, 3.135 nel 1745,7.692 nel 1830,10.804 nel 1881,12.962 nel 1936,13.433 nel 1951,14.528 nel 1961,17.068 nel 1971 e 17.023 nel 1981.

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